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Non è la prima volta che accade che le storie non raccontate siano molto più avvincenti di quelle narrate e, se poi si sono svolte vicino a noi, suscitano il gustoso interesse del pettegolezzo.

È quello che è si è verificato qui a Spotorno, a pochi passi da noi, quasi un secolo fa.

Mentre la vita della nostra comunità era scandita dalle stagioni ed accanto ai contadini ed ai pescatori si affermava una nuova classe sociale: gli operai che lavoravano a Vado; a Spotorno iniziava il turismo invernale e la nostra bella Riviera veniva venduta in tutto il Nord Europa come un rimedio per chi soffriva di malattie respiratorie. Nelle metropolitane di Londra, grandi manifesti pubblicitari invitavano alla villeggiatura: “Il sole è vita, vieni in Riviera” (Sunshine is life, come to the Riviera).

Importanti medici europei avevano notato come il sole ed il clima della nostra regione fosse un vero toccasana per chi soffriva di tubercolosi, se non si fosse guariti, sicuramente non si sarebbe peggiorati e la morte sarebbe arrivata comunque, ma più lieve ed in un ambiente descritto dalla guida Baedeker nel 1931 come uno dei luoghi più belli al mondo: “… in nessuna altra parte del Mediterraneo la natura mostra la sua bellezza con tanta sontuosità.” 

Nobili ed aristocratici di tutta Europa iniziarono a trascorrere i loro inverni nel Ponente.

Quando D.H. Lawrence giunse a Spotorno il 15 novembre 1925, la Liguria era conosciuta in tutto il nord Europa per il suo  novembre del clima mite e già dalla fine del secolo precedente era iniziato in molte località della riviera il turismo-invernale.  Alassio si definì subito come luogo preferito dall’élite intellettuale inglese, mentre  Spotorno, un poco defilata e purtroppo con un clima leggermente più rigido, risultava meno frequentata, ma tra il 1900 e il 1920 iniziarono a sorgere qui i primi hotel ed  in questo nuovo clima internazionale nasce la nostra storia.

D.H. Lawrence, instancabile viaggiatore, scoprì durante il suo soggiorno in Messico di essere malato di tubercolosi; pertanto, decise con la moglie Frieda di tornare in Italia, in quell’Italia fatta di contrasti che lui amava profondamente, anche se, ogni tanto, sentiva la necessità di allontanarsi.

In quel momento lo scrittore sentiva anche la necessità di stare lontano dalla comunità britannica e chiese al suo editore Martin Seeker di trovare una sistemazione adatta per lui e sua moglie.

Martin Seeker conosceva molto bene Spotorno, perché sua moglie, Rina Capellero, era figlia del proprietario dell’Hotel Miramare e gli suggerì di visitare Spotorno perché era abbastanza lontana da Alassio e dall’alta società britannica.

Frieda e Lawrence arrivarono a Spotorno nel novembre 1925 e alla stazione ferroviaria c’era Rina Capellero ad aspettarli. Insieme si diressero alla locanda gestita dai genitori di Rina ed  in quei pochi passi, che separavano la stazione da Villa Maria, incontrarono, senza volerlo, tutti i personaggi di quello che sarebbe diventato uno dei più importanti romanzi del Novecento, che Lawrence non scrisse qui, ma un anno più tardi a Scandicci. In pochi passi la vita dello scrittore e quella di Frieda cambiarono per sempre. Spotorno eserciterà su di loro una sorta di incantesimo che prenderà forma quando la coppia incontrerà il tenente dei bersaglieri Angelo Ravagli. Nascerà, sotto gli occhi della piccola comunità di Spotorno, un romanzo nel romanzo che terrà i protagonisti legati per sempre e Spotorno diventerà il set della storia più scandalosa di tutto il Novecento: l’amante di Lady Chatterley.

Angelo Ravagli ispirò non solo Lawrence nel caratterizzare la figura del guardiaccaccia  Oliver Mellors, ma dopo la morte dello scrittore divenne il terzo marito di Frieda. Insieme andarono a vivere  in New Mexico nel ranch che Lawrence aveva precedentemente acquistato e sarà Ravagli stesso ad occuparsi delle ultime volontà dello scrittore.

Possiamo quindi dire che il più scandaloso romanzo del Novecento ha avuto la sua genesi, proprio qui, tra l’Hotel Miramare e la Villa Bernarda.

Per scoprirne di più, vi invito a visitare il sito del Circolo Socio Culturale Pontorno (www.spesturno.it) in modo da avere una panoramica completa sul soggiorno di Lawrence a Spotorno e scoprire la figura di Angelo Ravagli, che dopo la morte di Frieda, di cui divenne il terzo marito, si spense a Spotorno nel 1975. Negli anni ‘70, quando era ormai anziano, Angelo rilasciò un’intervista ad Alberto Bevilacqua che confluirà nel romanzo: “Attraverso il tuo corpo”. Questa storia nella storia attirò anche l’interesse del giornalista inglese, corrispondente in Italia del “Times”, Richard Owen, che nel 2014 pubblicò il romanzo: Lady Chattterley’s Villa: D.H. Lawrence on the Italian Riviera, dove l’autore ripercorre i luoghi che ispirarono il romanzo di Lawrence e gran parte del libro è dedicato al soggiorno dello scrittore inglese a Spotorno.

Infine, se vi interessa sperimentare una vera e propria maratona letteraria, vi invito a seguire il trekking d’autore: leggendo Lawrence nei luoghi che ispirarono i suoi romanzi, non appena verrà nuovamente programmato. Sarà anche l’occasione per scoprire angoli inediti di Spotorno, nel frattempo buona lettura!